L'opera è una chiara citazione della statua realizzata da Policleto verso il 420 a.C. e oggi nota solo da copie romane marmoree, tra cui la migliore è considerata il Diadumeno di Delo nel Museo archeologico nazionale di Atene. Probabilmente l'opera venne scolpita ad Atene, dove l'artista era venuto a conoscenza del collega Fidia, come si evince da una certa influenza nella forma e nell'atteggiamento della testa. Un giovane atleta nudo solleva le braccia per allacciarsi in testa la benda della vittoria (la tenia).
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