«Perfetto», pensò — proprio come le sue, e proprio come lei.
Perché il glamour è un diritto, e tutti se lo meritano... Come madre, come chela."
Ispirata a un ricordo d’infanzia, questa scultura raffigura una bambina che applica lo smalto sulla chela di un paguro — un gesto tenero e istintivo che è al tempo stesso una memoria personale e un omaggio alla madre dell’artista e ai rituali di bellezza materni.
Attraverso il linguaggio innocente del gioco e dell’imitazione, l’opera riflette sull’eredità affettiva, sull’identità e sui rituali di bellezza tramandati nel tempo. Anche le creature più piccole entrano a far parte di un mondo condiviso di eleganza e grazia, ricordandoci che bellezza e amore trascendono specie e generazioni.
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