L’ambivalenza è una guerra civile interiore. Fratelli che combattono fratelli.
Nessuna bandiera, solo sentimenti armati fino ai denti.
Uno marcia spinto dal desiderio, l’altro scava trincee di dubbio.
Nessuna delle due parti vince, ma tutti sanguinano con grazia —
e spesso, sono proprio le persone a noi più care a essere colpite da proiettili vaganti.
Spesso, soltanto quando cadiamo prigionieri volontari tra le braccia di qualcuno che ci ama, troviamo tregua.
Questo dipinto presenta una composizione complessa, che mostra sullo stesso piano sentimenti diversi e momenti differenti nel tempo.
Questo approccio, così come l’uso della foglia d’oro, è pensato per risuonare con la splendida formella di Ghiberti su Giacobbe ed Esaù.
L’opera è realizzata a olio su tela di lino a trama fitta, preparata con colore a olio e polvere di marmo.
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