“Da schiavo a visir d’Egitto” cattura il momento cruciale in cui l’intuizione divina porta alla trasformazione del destino di Giuseppe, attraverso la sua devozione e la forza dei suoi valori. Dopo essere stato venduto come schiavo a causa della gelosia dei suoi fratelli, la provvidenza di Giuseppe si manifesta nel dono di interpretare i sogni, capacità che avrebbe trasformato l’impero egiziano. Facendo riferimento alla scultura classica, le sue iridi non scolpite creano un legame senza tempo tra l’arte antica e la reinterpretazione contemporanea, evocando il regno invisibile della visione e della profezia. L’artista ha scelto di rappresentare il momento della sua storia che risuona nell’umanità, in cui la presenza della luce e dell’oscurità riflette la nostra esperienza umana e la trasformazione del sé.
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